Agenzia Hawzah News – La serie di riflessioni mahdiane, intitolata Verso la società ideale, è proposta agli stimati lettori con l’obiettivo di diffondere gli insegnamenti e le conoscenze legate all’Imam Mahdi (che Dio affretti la sua manifestazione).
Dal punto di vista sciita imamita, l’Imam è nominato unicamente per ordine ed elezione di Dio. È il Profeta a designare l’Imam che lo succederà, e nessuna persona né alcun gruppo ha il diritto di intervenire in tale questione. L’Imamato è infatti una prerogativa divina che trascende la volontà umana e garantisce la continuità della guida spirituale e politica della gente.
La necessità della nomina divina dell’Imam
Le ragioni che rendono necessaria la nomina divina dell’Imam sono molteplici e di grande rilievo, tra esse ricordiamo le seguenti.
- Il sacro Corano insegna che Dio è il Sovrano assoluto su ogni cosa e a Lui soltanto spetta l’obbedienza. La sovranità non scaturisce dalla volontà umana, ma è conferita unicamente da Dio a chi Egli vuole, secondo merito e saggezza. Così come il Profeta è prescelto direttamente da Dio per trasmettere la rivelazione e guidare la gente, allo stesso modo l’Imam riceve per nomina divina l’autorità di guida sulle genti, proseguendo la missione profetica nella dimensione spirituale e politica della comunità.
- In precedenza sono state ricordate per l’Imam qualità essenziali come l’infallibilità e la conoscenza perfetta. È evidente che discernere e riconoscere chi possiede tali attributi al massimo grado non può spettare agli uomini, ma unicamente a Dio, che conosce il visibile e l’invisibile, i segreti dei cuori e le profondità dell’animo umano.
Ciò è confermato in modo chiaro e inequivocabile dal sacro Corano:
- a proposito del profeta Abramo: «In verità, Io ti ho costituito Imam per gli uomini» (Baqarah, 124);
- a proposito del profeta Adamo: «In verità, costituirò sulla terra un Vicario» (Baqarah, 30);
- a proposito del profeta Davide: «O Davide, Noi ti abbiamo costituito vicario sulla terra; giudica dunque tra gli uomini con giustizia» (Sad, 26);
- a proposito del profeta Muhammad: «O Profeta, in verità, ti abbiamo inviato come testimone, annunciatore e ammonitore» (Ahzab, 45);
- e ancora: «E da loro abbiamo costituito degli Imam che guidavano su Nostro comando, poiché erano perseveranti e possedevano piena certezza nelle Nostre rivelazioni» (Sajdah, 24);
Pertanto, la designazione dell’Imam e della guida dell’umanità è un diritto esclusivamente divino, prerogativa che appartiene solo a Dio e che nessun altro può rivendicare.
Un insegnamento completo e sublime dell’Imam Reza
L’Imam Reza (A) descrive così la posizione e le caratteristiche dell’Imam:
«Gli uomini possono forse comprendere il valore dell’Imamato e la sua posizione nella comunità, tanto da poterlo affidare alla propria scelta? L’Imamato è più alto in valore, più grande in dignità, più sublime in rango e più profondo di quanto gli uomini possano raggiungere con la loro ragione, conseguire con le loro opinioni o stabilire con la loro elezione.
L’Imamato è la radice feconda dell’Islam e il suo ramo più elevato. È con l’Imam che la preghiera, la zakat, il digiuno, il pellegrinaggio e il jihad trovano compimento; che il bottino e le elemosine vengono distribuiti equamente; che le pene e le leggi vengono applicate correttamente; che i confini vengono preservati.
È l’Imam che dichiara lecito il lecito di Dio e dichiara proibito il proibito di Dio, mantiene i limiti di Dio, difende la religione di Dio e invita al sentiero del suo Signore con saggezza, con buona esortazione e con argomento decisivo.
L’Imam è l’unico e incomparabile del suo tempo: nessuno lo eguaglia, nessun sapiente lo raggiunge; non ha sostituto, né simile, né pari. È ornato di ogni virtù, non per averla cercata o acquisita, ma per speciale dono del Generoso Largitore.
Chi mai potrebbe conoscere l’Imam o avere la facoltà di eleggerlo?»
(al‑Usūl min al‑Kāfī, vol. I, p. 198)
Tratto dal libro «La gemma della creazione» (Negin-e Āfarinesh), con lievi modifiche
(Segue…)
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